21
Marzo 1989
Washington
Alan Mercier fu sopraffatto da un senso di smarrimento, quasi di timore, mentre stava esaminando con scrupolo, la sera tardi, una pila di suggerimenti del comando militare, riguardanti la sicurezza nazionale. Non poteva fare a meno di chiedersi se il nuovo presidente sarebbe stato capace di rendersi realisticamente conto della situazione. Dichiarare la bancarotta del Paese, per quanto il passo fosse indispensabile, significava farsi mettere ufficialmente sotto accusa dalla camera dei rappresentanti.
Mercier si appoggiò con le spalle allo schienale e si stropicciò gli occhi stanchi. I fogli che stava passando in rassegna non erano più semplici proposte e previsioni dattiloscritte su carta protocollo. Adesso diventavano decisioni che si sarebbero ripercosse su milioni di esseri umani. Fu distolto dalle sue tristi riflessioni da un collaboratore che entrò nell'ufficio e, indicando il telefono, lo avvertì: «C'è una chiamata per lei dal dottor Klein, signore».
«Salve, Ron. Neppure tu, a quanto pare, riesci a trovare un minuto di tempo durante la giornata.»
«Puoi dirlo», rispose Klein. «Ho pensato che saresti stato contento di sapere che ho scoperto un filo conduttore che ci porta a quel vostro costoso congegno.»
«E sai anche che cos'è?»
«No. E nessuno, da queste parti, ne ha la più pallida idea.»
«Spiegati meglio.»
«I fondi sono stati convogliati regolarmente al ministero dell'Energia, ma poi li hanno dirottati immediatamente verso un altro organo federale.»
«Quale?»
«La NUMA, National Underwater & Marine Agency.»
Mercier tacque, immerso nelle sue riflessioni. «Alan, sei ancora lì?»
«Sì, scusami.»
«Noi, a quanto pare, siamo stati soltanto gli intermediari», seguitò Klein.
«Mi rincresce di non poterti dire niente di più preciso, ma questo è tutto quanto ho potuto scoprire.»
«Mi sa che c'è qualcosa di poco chiaro, sotto. Perché mai il ministero dell'Energia avrebbe concesso una somma così ingente a un ente che si occupa di oceanografia?»
«Non so proprio che cosa dire. Vuoi che incarichi i miei d'indagare più a fondo?»
Mercier rifletté un attimo, poi concluse: «No, meglio che me ne occupi io. Un'indagine da un settore neutrale susciterà probabilmente meno chiasso».
«Se dovrai litigare con Sandecker, non t'invidio davvero.»
«Ah, già, il direttore della NUMA. Non l'ho mai conosciuto personalmente, ma ho sentito dire che è un figlio di buona donna, da prendere con le molle.»
«Io lo conosco», disse Klein. «La tua definizione è fin troppo blanda. Inchioda le sue budella sulla porta del granaio e ti garantisco che mezza Washington vorrà offrirti una medaglia.»
«Però dicono anche che è un uomo in gamba.»
«Non è certamente uno stupido. Non s'immischia coi politici, ma si tiene buoni gli ambienti giusti. E non guarderebbe in faccia nessuno pur di spuntarla con i suoi progetti. Quelli che gli si sono messi contro hanno sempre avuto la peggio. Se hai intenzione di venire ai ferri corti con lui, ti consiglio di vagliare bene le tue chances.»
«Innocente, finché mancano le prove della colpevolezza», disse Mercier.
«Per di più è assai difficile riuscire ad acchiapparlo. Non risponde mai alle telefonate e non lo si trova mai in ufficio.»
«Escogiterò la maniera d'inchiodarlo», assicurò Mercier, fiducioso.
«Grazie per il tuo aiuto.»
«Di niente», replicò Klein. «Buona fortuna. Ho la sensazione che ne avrai bisogno.»